Carlos Ruiz Zafón – Libri
Così mi scordai di me stessa, del fatto che stavo invecchiando e che avevo sprecato la mia gioventù amando un relitto, un essere senz’anima, uno spettro.
Così mi scordai di me stessa, del fatto che stavo invecchiando e che avevo sprecato la mia gioventù amando un relitto, un essere senz’anima, uno spettro.
È facile disprezzare quello che non si può ottenere.
A pagina uno c’erano i suoi capelli, a pagina due i suoi occhi, a pagina tre le sue labbra, a pagina quattro i suoi seni… non vedo l’ora di finire questo libro…
Adesso che ti vedo capisco quanto mi sei mancata, e la sola idea che tu sparisca di nuovo mi fa morire, ti amo, ti amo, ti amo e se mi rispondi “sarai mica scemo”, giuro che mangio tutti questi pesci crudi e due chili di pane con la mollica poi mi butto nella pozza gelida, mi verrà una congestione annegherò e avrai rimorso tutta la vita.
Sulla tuta di Kane era comparsa una macchia rossa. Si ampliò rapidamente, divenendo una larga chiazza irregolare di sangue che quasi gli copriva la parte inferiore del petto. Seguì il rumore del tessuto che si strappava, sgradevole e intimo nella stanza affollata. La camicia si aprì come la buccia di un melone, si fece indietro su tutti e due i lati, mentre una piccola testa delle dimensioni di un pugno umano si spingeva all’esterno. Si contorceva e si dimenava come un serpente. Il piccolo cranio era quasi tutto denti, affilati e macchiati di sangue. La pelle era di un pallido colore malsano, scurito adesso da una bava cremisi. Le narici dell’equipaggio furono raggiunte da un odore fetido e indecente.Oltre a quelli di Kane, ci furono altri urli, grida di panico e orrore, mentre le persone si ritiravano istintivamente indietro. Il gatto li precedette in quella ritirata spontanea.Il cranio dentato si faceva convulsamente strada verso l’esterno. All’improvviso sembrò compiere uno scatto. La testa e il collo erano attaccati a un corpo tozzo coperto dalla stessa pelle bianca.
Leggere è riempire il nostro mondo di nuovi colori.
“Non sei uno che sente il bisogno di parlare in continuazione, vero?” Disse lei.”No.””La maggior parte della gente non sa apprezzare il silenzio. Non possono fare a meno di parlare.””Anch’io parlo. Solo che prima voglio avere qualcosa da dire.”