Carmelo Bene – Filosofia
La coscienza è la scoperta che noi non siamo, siamo un divenire ma non siamo un essere.
La coscienza è la scoperta che noi non siamo, siamo un divenire ma non siamo un essere.
Spesso mi chiedo se ci sono altri mondi, con esseri viventi simili a noi, o messi come noi, ossia nella stessa sfiga!
Quanto più quelle scritture apparivano incongrue con le loro tradizioni e concezioni, tanto più dovevano forzarne l’interpretazione, per renderle più consone ai loro bisogni morali e culturali. Si consolidò così questa molteplice tradizione interpretativa, “falsificante” quanto altra mai, e che pure costituì quel plurimillenario esercizio intellettuale che affinò così straordinariamente le virtù logiche di noi europei. È una mia ipotesi: ma il cavillo può diventare sottigliezza, il puntiglio può diventare rigore, l’arbitrio può diventare inventività, l’astrazione può rovesciarsi in universale concretezza. Così, del resto, la retorica e l’euristica greca del V secolo a.c. fornirono le armi logiche alle grandi riflessioni di Platone e di Aristotele, che restano le fonti massime di tutta la riflessione filosofica di noi occidentali.
L’unica cosa di cui abbiamo bisogno per diventare bravi filosofi è la capacità di stupirsi.
Niente di grande nel mondo è stato fatto senza passione.
L’infinito è fatto di noi.
Ogni persona è essenziale, poiché se non esistesse il Mondo non sarebbe lo stesso.