Carmine De Filippo – Filosofia
A volte per stare bene, bisogna soffrire… forse perché la felicità è troppo dolorosa!
A volte per stare bene, bisogna soffrire… forse perché la felicità è troppo dolorosa!
Un vecchio proverbio recita: Acqua passata non macina più mulino. Oggi diremmo: Quel che è stato è stato.
A volte ci capita d’incontrare persone di poetica saggezza di vita, dove non puoi che apprendere importanti insegnamenti. Ti fanno volare in alto, e riescono a farti sentire leggeri come farfalle, ci donano tutto se stessi, portandosi via tutto, lasciandoci niente.
Gorgoni, Idre e Chimere, le atroci storie di Celeno e delle Arpie, possono riprodursi nel cervello superstizioso: ma esse erano già lì.Sono trascrizioni, tipi: gli archetipi sono dentro di noi e sono eterni. Come potrebbe accadere altrimenti che lo spettacolo di ciò che, al risveglio, sappiamo essere falso colpisca tutti noi? Forse che concepiamo il terrore per tali oggetti in modo naturale, considerandoli capaci di infliggerci di danni corporali? Oh, no, affatto! Questi terrori sono di origine più antica.Sono più antichi del corpo, ovvero, anche se non esistesse il corpo, sarebbero gli stessi… Che il genere di terrore di cui stiamo trattando sia puramente spirituale, che esso sia forte, rispetto alla sua mancanza di soggetto, che esso predomini nel periodo della nostra infanzia innocente, sono tutti problemi la cui soluzione potrebbe richiedere di penetrare in qualche modo nella nostra condizione ante-moderna e gettare perlomeno uno sguardo furtivo nella terra d’ombre della preesistenza.
L’ironia è l’occhio sicuro che sa cogliere lo storto, l’assurdo, il vano dell’esistenza.
Tutta una vita per cercare di capire che non volevo capire affatto.
La riconoscenza non è mai gratuita. Dev’essere conquistata.