Carmine De Filippo – Stati d’Animo
Non pretendo di essere capito, ma compreso!
Non pretendo di essere capito, ma compreso!
Non ho parole per chi soffre d’invidia, ma profondo “disprezzo”
Io non devo accettare le diversità, io riconosco solo uguaglianze in questa palla di roccia sperduta tra le stelle.
Se a te piace io invece lo adoro.
A volte succede che ti incontro, giri lo sguardo, ti chiamo, fai finta di non sentire, ti incammini sperando che desista, aumenti il passo ma ti sono dietro, ti calpesto l’ombra e quasi ti prendo, tendo le braccia ma sono ancora troppo piccole per afferrarti, giri l’angolo, ti perdo, anzi no! Ti sei fermata, continui a non guardarmi, ti afferro, mi guardi e sorridiamo, ti prendo per mano per non perderti… speranza.
Nei sogni facciamo i viaggi più lunghi. E l’unico bagaglio che ci serve è la fantasia.
Il cuore vive perché batte. Un cuore sensibile, se calpestato può continuare a battere, ma può non vivere più.
Non ho parole per chi soffre d’invidia, ma profondo “disprezzo”
Io non devo accettare le diversità, io riconosco solo uguaglianze in questa palla di roccia sperduta tra le stelle.
Se a te piace io invece lo adoro.
A volte succede che ti incontro, giri lo sguardo, ti chiamo, fai finta di non sentire, ti incammini sperando che desista, aumenti il passo ma ti sono dietro, ti calpesto l’ombra e quasi ti prendo, tendo le braccia ma sono ancora troppo piccole per afferrarti, giri l’angolo, ti perdo, anzi no! Ti sei fermata, continui a non guardarmi, ti afferro, mi guardi e sorridiamo, ti prendo per mano per non perderti… speranza.
Nei sogni facciamo i viaggi più lunghi. E l’unico bagaglio che ci serve è la fantasia.
Il cuore vive perché batte. Un cuore sensibile, se calpestato può continuare a battere, ma può non vivere più.
Non ho parole per chi soffre d’invidia, ma profondo “disprezzo”
Io non devo accettare le diversità, io riconosco solo uguaglianze in questa palla di roccia sperduta tra le stelle.
Se a te piace io invece lo adoro.
A volte succede che ti incontro, giri lo sguardo, ti chiamo, fai finta di non sentire, ti incammini sperando che desista, aumenti il passo ma ti sono dietro, ti calpesto l’ombra e quasi ti prendo, tendo le braccia ma sono ancora troppo piccole per afferrarti, giri l’angolo, ti perdo, anzi no! Ti sei fermata, continui a non guardarmi, ti afferro, mi guardi e sorridiamo, ti prendo per mano per non perderti… speranza.
Nei sogni facciamo i viaggi più lunghi. E l’unico bagaglio che ci serve è la fantasia.
Il cuore vive perché batte. Un cuore sensibile, se calpestato può continuare a battere, ma può non vivere più.