Cavolata Velia – Paura & Coraggio
Vieni da me, spogliami di ogni mia paura e abbracciami, perché la notte è buia e fredda senza te e la mia anima grida, grida forte il tuo nome.
Vieni da me, spogliami di ogni mia paura e abbracciami, perché la notte è buia e fredda senza te e la mia anima grida, grida forte il tuo nome.
Sta succedendo, sto impazzendo. Ci sono momenti in cui nn sono più in me… i mostri mi divorano… Fantasmi vagano indisturbati nella mia mente. Mi demoliscono, depredano la mia lucidità… comincia il via vai insostenibile di allucinazioni, di visioni orride che mi strappano il cuore. Tremo su questo letto. Comincio ad urlare… sto impazzendo.
C’è talmente tanta gente che non può fare a meno della paura, vittime di paure e tentennamenti a volte incomprensibili, che li portano a pensare che anche le situazioni più nere, che vivono nel quotidiano, possano ulteriormente peggiorare. Così si finisce per sentirsi a proprio agio perfino nel proprio dolore, ormai conosciuto a tal punto che, a volte, li si preferisce a una possibilità di cambiamento che implichi un nostro piccolo sforzo. Sì, a volte, perfino la felicità che ne potrebbe conseguire può essere paurosa.
Attento alle paure, loro amano sciogliere i tuoi sogni.
Sul cigliodi un dirupo stendi le tue aliargentee nel solemattutinoanche questa notteè passata.
La paura ti annulla. Aver paura significa bere, quotidianamente, a piccoli sorsi la morte. Uccidere i sogni, i desideri, vanificare il tempo, cancellare se stessi perdendosi irrimediabilmente nel vortice del nulla.
Non si deve aver paura delle proprie sensazioni, si deve piuttosto temere la propria incapacità, o voglia, di dare loro il giusto ascolto. Non sono le sensazioni a farci male, ma l’ostinazione, di una mente dubbiosa a volersi scontrare contro la verità per averne la certezza.