Cesare Fischetti – Filosofia
È una realtà divisa, convergente in un solo punto che appartiene al passato.
È una realtà divisa, convergente in un solo punto che appartiene al passato.
È facile essere tuo amico dato che hai poca moralità, chiunque potrebbe esserlo, io non posso piacere alle persone perché dovrebbero cambiare per fare piacere a me.
Il luogo più ostico è dentro se stessi.
Dalla mente al cuore, la sorgente dell’amore.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”
Nulla è assoluto nell’uomo, perché è l’umanità sbagliata.
La più grande arma che un uomo ha a disposizione è la sua determinazione…