Cesare Pavese – Matrimonio
I matrimoni felici paiono pochi, perché i romanzieri non si ritrovano in un matrimonio felice.
I matrimoni felici paiono pochi, perché i romanzieri non si ritrovano in un matrimonio felice.
Hai sposato una silfide, un giunco, dolce, innamorata, premurosa e accondiscendente. Festeggi le nozze d’argento con un lottatore di sumo, versione femminile, un tronco, acida, apatica, insolente e intollerante. Un drago. Condoglianze!
E quando ti mostrerai col velo, non vedrò più un paradiso nel cielo e finalmente il mio sarà un sorriso sincero.
Se siete una moglie non dimenticate che di più il matrimonio il silenzio e il non visto che qualsiasi discussione a quattr’occhi.
Dietro un matrimonio apparentemente felice e sereno a volte si cela la noia e la tristezza, ma i volti si coprono da maschere per far sembrare tutto bellissimo.
Gli uomini sono aprile quando fanno all’amore, dicembre quando hanno sposato.
Oggi sono spossato. Non mi lamento, poteva andarmi peggio con una esse in meno.