Cesare Pavese – Sogno
I grandi poeti sono rari come i grandi amanti, non bastano le velleità, le furie e i sogni; ci vuole di meglio: i coglioni duri.
I grandi poeti sono rari come i grandi amanti, non bastano le velleità, le furie e i sogni; ci vuole di meglio: i coglioni duri.
Insegui i tuoi sogni, sorpassa le tue paure.
Quando mi dissero che perché un sogno si realizzasse avrei dovuto crederci l’ho fatto, con tutto me stesso. Ho spinto i miei sogni la dove con mano li avrei potuti toccare e afferrare, ma l’amara scoperta è stata capire che se il sogno in cui credo è uno di quei sogni a due se ci credo solo io non mi basterà per realizzarlo.
Sulle ali di di un sogno l’illusione vola, entra nella favola e si cheta.
E poi sei cresciuta hai smesso di credere alle favole, e, non ti rimane nulla. Nulla se non la speranza di un sogno. Quel sogno che rincorri da quando eri bambina. E, ora, adesso che sei grande non credi più a nulla. Se non quel sogno che ad oggi ancora ti accompagna!
Il problema è che mi stanco, mi stanco tanto, ormai. Per questo non ho più nemmeno la forza di immaginarmeli i sogni, figuriamoci viverli. Certo, ogni tanto sento il rimpianto per quella che era una meravigliosa capacità, quella di sognare, che si è poi persa nel tempo. Colpa della vita che, fin troppo spesso, riesce a mandare in frantumi anche il sogno, all’apparenza, più resistente. E sogno dopo sogno, succede che, semplicemente, poi si dura fatica a desiderare anche le cose più elementari. Forse perché poi l’unica cosa che ti rimane da volere davvero è un buon collante per tentare di tenere assieme, meglio che puoi, i cocci della tua esistenza.
Forse la vita è un sogno e la realtà, il sogno da cui ci desteremo.