Charles Baudelaire – Morte
Eppure sarete simile a questo detrito,A quest’orribile infezione,Stella dei miei occhi, sole della mia natura,Lei, angelo mio e passione mia !
Eppure sarete simile a questo detrito,A quest’orribile infezione,Stella dei miei occhi, sole della mia natura,Lei, angelo mio e passione mia !
Non posso far niente per farti sentir meglio. Questo è il guaio di perdere qualcuno che si ama. Non ci sono parole che possano rimpiazzarlo. Non ci sono lacrime che possano riempire l’enorme vuoto che senti dentro di te. Alcuni ti diranno che il tempo ti curerà, che con il passare dei giorni il dolore si attenuerà. Ma io non te lo dirò, perché non credo sia vero. Impariamo a convivere con il dolore, a tollerarlo in modo che ci permetta di continuare la nostra esistenza, ma nulla lo fa scomparire. E nessun altro riesce veramente a capire quel che provi. Per quanto ti voglia bene, sei sola con la tua tristezza.
Siamo tutti burattini appesi a un filo. Mentre bevi un bicchier d’acqua a migliaia di chilometri di distanza qualcuno muore di sete. Mentre lavori tranquillamente in ufficio qualcuno muore per strada. Mentre fai l’amore qualcuno muore in guerra. È vita e morte in ogni istante… tutti appesi a un filo. Se devi fare qualcosa fallo ora, se devi amare qualcuno fallo ora. Non puoi sapere quanto reggerà il filo.
La morte ci separa dalle persone terrene, ma c’unisce a quelle nei cieli.
Da giovani possediamo un orizzonte come recinto, da anziani un recinto come orizzonte.
Colei che subdola o palese, avanza inesorabile tra il nulla, ricordandoci che niente è eterno ma tutto ha fine.
Non ho paura della morte, ho paura della vita.