Charles Bukowski – Guerra & Pace
Non c’è pace, non ci sono vittorie, non c’è nessun senso, e l’amore ha le dimensioni di un granello. Bè questo lo sai.
Non c’è pace, non ci sono vittorie, non c’è nessun senso, e l’amore ha le dimensioni di un granello. Bè questo lo sai.
Conta con me, come quando giocavamo da piccoli: 1… 2… 3… 4… è morto un bambino per fame… 1… 2… 3… 4… è morto un bambino per sete… 1… 2… 3… 4… è morto un bambino per mancanza di cure… 1… 2… 3… 4… ogni quattro secondi muore un bambino, pensaci quando il tuo paese comprerà il prossimo aereo da guerra.
Le guerre negano la memoria dissuadendoci dall’indagare sulle loro radici, finché non si è spenta la voce di chi può raccontarle. Allora ritornano, con un altro nome e un altro volto, a distruggere quel poco che avevano risparmiato.
Le guerre, per l’economia, sono come i baci per l’amore.
Un Re che non vuole più combattere è il miglior suddito della pace.
Ho letto i miei racconti con incredibile slancio quasi dimenticandomi di essere stato io a scriverli e ho pensato: cazzo, questo figlio di puttana sa davvero scrivere.
Tutti chiedono la Pace, nessuno ferma la Guerra.