Charles Bukowski – Paura & Coraggio
Il codardo è uno che prevede il futuro. Il coraggioso è privo d’ogni immaginazione.
Il codardo è uno che prevede il futuro. Il coraggioso è privo d’ogni immaginazione.
Il problema della storia dell’uomo è che non porta da nessuna parte se non verso la morte sicura dell’individuo, e questa è una cosa brutta e monotona, una semplice questione di nettezza urbana.
Non ci vuole coraggio per innamorarsi perché succede involontariamente ma ci vuole tanto coraggio a continuare ad amare dopo i litigi e dopo aver conosciuto il peggio dell’altra persona.
Camminavo ansiosamente verso l’uscita. Non sapevo nemmeno da cosa stavo scappando. I tubi sul soffitto, vecchi almeno trent’anni, avevano delle perdite e sul pavimento si erano formate pozzanghere di acqua e ruggine. Il suono del mio piede che infrangeva l’acqua rimbombò per il lungo corridoio, ed ebbi paura. Iniziai a correre prima ancora che l’eco si fosse spento dietro di me, ma sapevo che era troppo tardi. Ad un tratto comparve lui: con il volto orrendamente sfregiato e gli occhi rossi, il sangue colava dalle sue dita e seppi, senza ombra di dubbio, che Jacob era morto.
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.
A volte capita di trascinare il coraggio fino al punto in cui diventa pazzia.
Una volta mi aveva detto o cambi o muori. Ma la sua esistenza era fondata sull’odio per il babbo e senza di esso non sapeva come vivere. Aveva paura della libertà.
Il problema della storia dell’uomo è che non porta da nessuna parte se non verso la morte sicura dell’individuo, e questa è una cosa brutta e monotona, una semplice questione di nettezza urbana.
Non ci vuole coraggio per innamorarsi perché succede involontariamente ma ci vuole tanto coraggio a continuare ad amare dopo i litigi e dopo aver conosciuto il peggio dell’altra persona.
Camminavo ansiosamente verso l’uscita. Non sapevo nemmeno da cosa stavo scappando. I tubi sul soffitto, vecchi almeno trent’anni, avevano delle perdite e sul pavimento si erano formate pozzanghere di acqua e ruggine. Il suono del mio piede che infrangeva l’acqua rimbombò per il lungo corridoio, ed ebbi paura. Iniziai a correre prima ancora che l’eco si fosse spento dietro di me, ma sapevo che era troppo tardi. Ad un tratto comparve lui: con il volto orrendamente sfregiato e gli occhi rossi, il sangue colava dalle sue dita e seppi, senza ombra di dubbio, che Jacob era morto.
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.
A volte capita di trascinare il coraggio fino al punto in cui diventa pazzia.
Una volta mi aveva detto o cambi o muori. Ma la sua esistenza era fondata sull’odio per il babbo e senza di esso non sapeva come vivere. Aveva paura della libertà.
Il problema della storia dell’uomo è che non porta da nessuna parte se non verso la morte sicura dell’individuo, e questa è una cosa brutta e monotona, una semplice questione di nettezza urbana.
Non ci vuole coraggio per innamorarsi perché succede involontariamente ma ci vuole tanto coraggio a continuare ad amare dopo i litigi e dopo aver conosciuto il peggio dell’altra persona.
Camminavo ansiosamente verso l’uscita. Non sapevo nemmeno da cosa stavo scappando. I tubi sul soffitto, vecchi almeno trent’anni, avevano delle perdite e sul pavimento si erano formate pozzanghere di acqua e ruggine. Il suono del mio piede che infrangeva l’acqua rimbombò per il lungo corridoio, ed ebbi paura. Iniziai a correre prima ancora che l’eco si fosse spento dietro di me, ma sapevo che era troppo tardi. Ad un tratto comparve lui: con il volto orrendamente sfregiato e gli occhi rossi, il sangue colava dalle sue dita e seppi, senza ombra di dubbio, che Jacob era morto.
Ho un blocco dentro che mi distrugge, provo a fare anch’io quello che fugge ma mi serve più coraggio: senza sole non esiste miraggio.
A volte capita di trascinare il coraggio fino al punto in cui diventa pazzia.
Una volta mi aveva detto o cambi o muori. Ma la sua esistenza era fondata sull’odio per il babbo e senza di esso non sapeva come vivere. Aveva paura della libertà.