Charles Bukowski – Stati d’Animo
Era uno di quelli che hanno l’aria di un genio. Io avevo l’aria di un lavapiatti per cui i tipi come lui mi stavano sempre un po’ sui coglioni.
Era uno di quelli che hanno l’aria di un genio. Io avevo l’aria di un lavapiatti per cui i tipi come lui mi stavano sempre un po’ sui coglioni.
La solitudine è pe quelli che nun pensano,io ci ho un casino in testa,che se ogni tanto sti pensieri se riposano,e me lasseno, faccio festa.
I miei pensieri si librano in aria, volteggiano, si soffermano brevemente come per volermi salutare per l’ultima volta… i miei pensieri trafiggono le nuvole e liberi, incontaminati dal mio volere, salgono nell’immensità del cielo azzurro. Ti guardo e penso che per essere immortale, mi basterebbe un bacio.
“C’è una parte di te, inaccessibile, ma che vedo e sento. Non percepisco, argini da oltrepassare. Il non aprirti mai completamente, fanno di te un impenetrabile mistero. Solo inverni, dentro i malinconici occhi tuoi”. Spesso mi dicono ciò, ma io sono fatto così e non esiste in me, nulla di inaccessibile. Se non l’incapacità innata di sapere condividere, quello che neppure io, so di me.
Vorrei morire cieco per non vedere la gioia di chi mi odia e la tristezza di chi mi ama.
Ma come fai a fregartene di tutto,? Beh, è più semplice di alzarsi la mattina con la paura di dover affrontare i problemi, è più semplice lasciare la gente ignorante e stupida fuori dalla tua vita che spiegargli cosa è giusto, tanto non ti capisce.
Ho imparato a trovare dentro di me le misure e le ragioni del mio vivere. Ho capito che devo volere ciò che sarò, non posso più vivere per compiacere qualcuno, obbligandomi ad essere quella che non sono.