Charles Bukowski – Stati d’Animo
A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. Però non possiamo uscire dal film. Ed è un brutto film.
A volte mi sento come fossimo tutti prigionieri di un film. Sappiamo le battute, sappiamo dove metterci, come recitare, manca solo la macchina da presa. Però non possiamo uscire dal film. Ed è un brutto film.
Certe persone potranno stare nel tuo cuore e mai nella tua vita.
Dentro questa armatura batte un cuore ferito, dietro questo sorriso nascondo le lacrime, dietro la mia indifferenza si nasconde la delusione e, dentro questo essere, c’è una donna che nasconde la tristezza inventandosi la felicità.
Il tempo viaggia sempre alla stessa velocità del tuo stato d’animo.
Il nichilismo relativo, un pensiero latente sospinto scrollone che risveglia la pace dei sensi.
La mia fiducia nei confronti di certe persone ora è pari a zero.
E la Notte mi coprirà con il suo scuro manto, proteggendomi dalla cattiveria che alberga in questa società di falsi perbenisti ipocriti e arroganti, alla quale mai saprò ne mai vorrò adattarmi. Solitario. Introverso. Silenzioso. Lunatico. Forse… ma sempre e unicamente me stesso. A qualunque costo.