Charles Bukowski – Stati d’Animo
Non sono mai stato tagliato per la società. Il genere umano mi sconforta. Non sento il desiderio di adeguarmi, non ho nessun moto di lealtà e non ho veri obiettivi.
Non sono mai stato tagliato per la società. Il genere umano mi sconforta. Non sento il desiderio di adeguarmi, non ho nessun moto di lealtà e non ho veri obiettivi.
È dentro al mio fiore che mi sono nascosta, così che tu, quando quel fiore appassirà dal vaso, senza saperlo, possa sentire per me quasi una Solitudine.
Ho la pessima abitudine di non stare mai dove sono. Il mio posto è sempre altrove. Sempre. Altrove è il luogo che ha i meridiani piantati nei sogni ed i paralleli, lunghi come vertigini, piantati nel cuore.
Nella mia vita mi sono posto un solo grande obbiettivo quello di essere diverso da tutto e da tutti ed essere sincero. Non mi interessa nulla della vita altrui e della loro ipocrisia io ho scelto di essere vero… anche con tutti contro!
Avrei voluto essere molto per te e averti dato di più, ma il tempo che ci è scivolato addosso inesorabile ci ha portato alla fine e ora sono qui a dispiacermi di ciò che avrebbe potuto essere. Ti cerco, chiudendo gli occhi o dentro un’ombra, sono triste senza te vorrei che fossi qui accanto a me e invece mi chiedo dove sei.
Mi sembra di vivere la mia vita con quella sensazione che si prova quando due treni sono affiancati, fermi alla stazione e tu fissi distratto il finestrino. D’improvviso sembra che il tuo treno stia partendo, ma presto realizzi che sei ancora fermo e che è invece tutto attorno a te che inizia a muoversi. E non vedi l’ora che cominci anche il tuo viaggio.
L’emozione: un terremoto di massima magnitudo con epicentro nel cuore.