Charles Bukowski – Stati d’Animo
Da lontano le cose mi piacciono sempre.
Da lontano le cose mi piacciono sempre.
Fa male sapere che si è fatto di tutto, per il benessere altrui, e quelle persone non l’hanno capito, e alla fine ti rimane solo l’amaro in bocca.
Porto con me quelle cose semplici e amabili che mi lasciano un briciolo di serenità nel cuore. Porto con me ciò che mi resta sulla pelle e mi da quella sensazione di essere amata. Porto con me lezioni, esperienze e delusioni perché mi hanno donato l’esperienza e mi hanno fatto sentire migliore!
Non temere la perdita di una persona che non è in grado di comprendere quello che gli offri, perderai il nulla, e per il nulla non ci si rammarica.
Non c’è pace, non ci sono vittorie, non c’è nessun senso, e l’amore ha le dimensioni di un granello. Bè questo lo sai.
Sono il solito sbadato, mi sfugge dagli occhi e quando parte non puoi più riprenderla né coprirla con occhiali scuri, perché un’emozione, quando nasce, è sempre in ripida discesa.
Per quanto il desiderio mi sia pelle e la passione, drappo cucito a questa, mi appartiene una compostezza antica che non mi permette di osare. Per quanto le lacrime mi siano acido e per come mi stiano corrodendo da dentro, ho un asse che mi tiene la schiena dritta. Mi pervade lo sgradevole odore della resa anticipandomi il pensiero ed i passi e m’intralcia il cammino come mi fosse pietra che sa quando cadermi sul cuore, schiacciandolo, vittima sfigurata di un incidente previsto.