Charles Bukowski – Tristezza
Sdraiato sul letto, sentivo il mio cuore battere forte. Era un suono triste.
Sdraiato sul letto, sentivo il mio cuore battere forte. Era un suono triste.
“Naturalmente Grindelwald tagliò la corda. Aveva già collezionato una bella lista di malefatte nel suo paese e non voleva che anche Ariana fosse messa sul suo conto. E così Albus era libero. Libero dal fardello della sorella, libero di diventare il mago più grande del…””Non è mai stato libero” lo interruppe Harry.”Come?” Chiese Aerforth.”Mai” ripetè Harry “La notte che morì, suo fratello aveva bevuto una pozione che lo fece uscire di senno. Urlava, supplicava qualcuno che non c’era. ‘Non far del male a loro, ti prego, fai del male a me, invece'”Ron e Hermione lo fissarono. Non aveva mai raccontato nei particolari che cos’era accaduto sull’isola al centro del lago: gli eventi dopo il ritorno suo e di Silente a Hogwarts avevano eclissato tutto il resto.”Credeva di essere di nuovo con lei e Grindelwald, lo so” continuò Harry, ricordando il piagnucolio e le suppliche di Silente “Vedeva Grindelwald che faceva del male a lei e ad Ariana… era una tortura per lui: se l’avesse visto allora, non direbbe che era libero”.
Era un dolore troppo forte, era come se prendessi fuoco dall’interno ma nessuna acqua era capace di spegnere l’incendio dentro di me. Le parole non servivano più.
La gente era sempre interessante da principio. Poi, lentamente ma inesorabilmente, spuntavano i difetti e la pazzia. Io significavo sempre meno per loro, loro significavano sempre meno per me.
Quando si presenta un dolore bisogna affrontarlo, purtroppo non lo si può evitare. Dentro il tuo essere percepisci: disperazione, paura, scoraggiamento. Vorresti fuggire senza un dove. È proprio allora che scopri il tuo coraggio, la forza e la determinazione, le risorse inaspettate della tua volontà e resistenza. Scopri di essere una persona diversa che non sarà mai più quella che era prima.
Dimmi a che serve restare lontano in silenzio a guardare la nostra passione che muore.
Io non ho mai capito la società. Io capisco che in un modo o nell’altro funziona, e che è una realtà; e che la sua realtà è necessaria per tenerci lontani da realtà peggiori.