Charles Bukowski – Tristezza
È possibile affogare nel nulla e avere la nausea di tutto?
È possibile affogare nel nulla e avere la nausea di tutto?
Erano sogni di cristallo: preziosi e troppo fragili.
Sono nato per la notte… e lei per me.
Gli occhi piangono perché ho visto milioni di fratelli e sorelle disperarsi perché non avevano nulla da mangiare. Ho visto troppi essere umani piangere la perdita dei loro cari, strappati da questo mondo per mano dei loro stessi simili. Troppe mamme piangere sulle bare dei loro figli. Tante, forse fin troppe donne, violentate e massacrate prima da uomini e poi da un sistema che non rende loro giustizia. Gli occhi piangono perché non trovo una giustificazione a tale cattiveria. Perché è l’unico modo che ho per dire “mi dispiace” ma nonostante questo non c’è nulla che “io” possa fare, e rimango inerte a guardare la rovina dei miei simili.
Siamo per soffrire i nostri mutamenti. Siamo per gioire ogni nostro miglioramento.
Se aggressività e frustrazione sono direttamente proporzionali, io dovrei essere un serial killer.
Perdonami se mi spoglio da questa malinconia, se spezzo le catene di questa prigionia, se mi libero della tua assenza, non smetto di amarti ma voglio darmi la possibilità di farmi amare ancora.