Charles De Gaulle – Accontentarsi
Ho contro di me i borghesi, i militari e i diplomatici, e dalla mia parte solo le persone che prendono la Métro.
Ho contro di me i borghesi, i militari e i diplomatici, e dalla mia parte solo le persone che prendono la Métro.
Cammino con i miei pensieri, avvolte stanca, ma dalla terra non mi sollevo, ma resto attaccata. Attaccato fino a l’ultimo filo d’erba, Perché mi sento un fiore che ha bisogno di acqua, ha bisogno della notte per chiudersi e proteggere il candore per il giorno che viene, ha bisogno del sole per essere accarezzata e preso tra le mani. Quanti pensieri vanno e vengono nella notte e quanti si perdono nella notte! Si cancellano e non ricordo più chi sono stata in quell’attimo che è passato, ma l’alba mi mi porterà un nuovo giorno.
Nel clima di speranza, anche un piccolo passo alimenta la voglia di raggiungere ogni obbiettivo.
La felicità è il sapersi accontentare di quello che si ha, e respirare tutto fino all’ultima goccia.
Mi chiedo, mentre la vita passa vicino, chi sono e cosa sto cercando. Ho mille domande senza risposta, mille timori, mille paure, mille pensieri, mille desideri, mille cose da fare. Ed ogni volta che mi ritrovo davanti ad un problema cerco sempre di risolverlo nel migliore dei modi possibile. Perché siamo noi stessi a farci forza, a dirci: “dai che ci la fai, non mollare” e così andiamo avanti nella vita.
Certi uomini tendono a sentirsi originali e geniali, ma dimenticano di condurre una vita alquanto normale e borghese.
Se desideri un amore vero non puoi accontentarti di uno apparente per paura di restare solo.