Chiara Garbuglia – Figli e bambini
L’agitazione come quando da bambini si aspettava ansiosi la risposta sul bigliettino: Si o No?
L’agitazione come quando da bambini si aspettava ansiosi la risposta sul bigliettino: Si o No?
Si è spesso soli su una zattera, circondati da un mare in tempesta, soggetti a flutti e venti minacciosi, irriverenti, irriguardosi dei tuoi affanni. Ma ecco che di lontano una luce fioca, poi brillante, sottrae lo sguardo e la mente da pensieri funesti. La mano tesa di un bimbo che ti giura amore eterno e che, ancora una volta, ti fa sentire più grande, più saggio e più coraggioso. Un padre.
I bambini sono la luce del futuro. Peccato che a qualcuno venga staccata la corrente dalla nascita.
Avere un figlio significa guardarsi allo specchio con gli occhi di un’altra persona.
La fantasia è la porta d’accesso alla serenità. Al di là c’è il silenzio, c’è la pace, e i bambini questo lo sanno bene.
Come l’amore di quel genitore nei confronti del figlio che tende ad amare il più debole, consapevole della sua fragilità. Sarebbe bello se imparassimo a guardare con tenerezza i difetti degli altri, proprio come un genitore.
Un figlio può prendere dai genitori: capelli, viso, occhi e perfino l’intelligenza, ma l’anima no. L’anima è nuova per ognuno di noi.