Chiara Micellone – Comportamento
Se chiudo una porta non è certo per fare un dispetto, anche perché non si possono creare dispiaceri a chi già ti ha dimenticato. Quando chiudo la porta faccio semplicemente un favore a me stessa e agli altri.
Se chiudo una porta non è certo per fare un dispetto, anche perché non si possono creare dispiaceri a chi già ti ha dimenticato. Quando chiudo la porta faccio semplicemente un favore a me stessa e agli altri.
Spesso si punta il dito contro chi ci assomiglia, perché nel suo specchio scorgiamo i difetti che in noi assolviamo.
È dalle cose insignificanti che si vede il vero valore delle persone.
Potrei dedicarmi alle idee, oppure cercare di infonderle nelle persone.
Passano i minuti, e poi le ore, e il dolore diminuisce, i sensi di colpa sembrano sbiadire, ma è solo una speranza traditrice, momentanea. È un dolore infinito, un fuoco maligno, che io stesso alimento, ma non so dire se volontario o no, esso mi consuma in lati di me, che se non fosse per le fiamme, non saprei neanche di avere, avvolti precedentemente da un buio irreale. Cercando come sempre, come quasi ogni notte, di sedare tale incendio, scosto tal pensiero dalla mente, usando te come conforto abituale. Passano i minuti, e poi le ore, e il dolore ricompare.
Chiudere gli occhi dolcemente, la musica scorre come se fosse un filo invisibile che entra…
A tutti è stato concesso un’anima ed un corpo. Ma che spreco ne hanno fatto…