Chiara Micellone – Felicità
Oggi fra gente che brinda alla sua laurea, al proprio matrimonio, alla nascita del proprio figlio, io brindo alla mia rinascita.
Oggi fra gente che brinda alla sua laurea, al proprio matrimonio, alla nascita del proprio figlio, io brindo alla mia rinascita.
La vera felicità sta nel cuore di pochi. Sta nei cuori umili, che sanno dare valore a quelle cose che hanno un prezzo. Quel prezzo che non può essere quantificato in euro. Quel prezzo che paghi con l’anima, quel prezzo che spendi in emozioni e saldi con il cuore. La vera felicità è in realtà qualcosa di astratto, non la puoi toccare, ma solo sentire e vedere negli occhi di chi la vive. La vera felicità è un semplice “io ci sono”! È una parola che riempie un vuoto, una mano sicura che ne afferra una tremante e spaventata. La vera felicità è sapersi spogliare di fronte a chi si ama, senza sentire il bisogno di togliersi i vestiti. La vera felicità è avere nel cuore qualcuno che ha il cuore pieno di te.
I migliori insegnanti li ho incontrati tra i banchi di scuola, ma non erano quelli che stavano alla cattedra. I migliori insegnanti sono quelli che incontri per caso, un giorno della tua vita, magari i peggiori stronzi che potessi conoscere.
L’uomo più felice è colui che non vuole cambiare il proprio stato.
Solo ciò che ci rapisce e ci emoziona come bambini innocenti, può folgorarci il cuore di gioia pura.
Sulla felicità non si costruisce una polis e nemmeno una stanza, solo si possono produrre scintille brevi e irripetibili. Una felicità prolungata è una narcosi.
Perché quando sono felice, trovo sempre un motivo per essere triste?