Chiara Micellone – Stati d’Animo
Sono in pace con me stessa, ma prima che arrivasse questo momento ho affrontato anche io le mie guerre di coscienza.
Sono in pace con me stessa, ma prima che arrivasse questo momento ho affrontato anche io le mie guerre di coscienza.
È vero che bisogna essere ottimisti e vedere sempre il bicchiere mezzo pieno. Che necessita avere sempre la forza di ricominciare. Che le lacrime insegnano e che non si deve mai perdere la speranza, che dovrà essere quella che muore per ultima. Penso che ci siano dolori e, dolori, da alcuni non se ne esce più!
Le parole che non escono restano impigliate nelle trame dei minuti, delle ore, nei capelli lasciati liberi al vento di speranza, alla luce el sole, nelle lacrime che gli occhi inghiottono per paura o per orgoglio. Restano impigliate nei ricordi e diventano fitta selva, e lì, tra fiori e rovi, tra spine e amori, resteranno impigliati anche i desideri e le tentazioni, resteranno imbrigliati i gesti e le intenzioni, resteremo incatenati noi, le nostre mani e i nostri cuori. Le parole che non escono sono ami pericolosi, già arrugginiti, sono armi per suicidi.
“Ti trovo ingrassato”. “Lo so, è da una vita che mi nutro di ipercaloriche illusioni”.
Nel cuore di ognuno alberga un’alba radiosa che attende di sorgere, ma noi spesso guardiamo la notte.
Ho imparato che l’unica persona a cui posso appoggiarmi è me stesso. In questo modo ho capito che nessuno può battermi, e nemmeno aiutarmi.
Non c’è uomo più solo di chi non è compreso.