Mariella Buscemi – Stati d’Animo
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!
L’inquietudine è strutturale! Non si può vivere senza. La ricerchiamo, come fosse acqua, anche nei momenti di apparente pace. Siamo dei paradossi: aneliamo all’aureola e prendiamo in mano il forcone!
il male minore è quello che m’infliggo da sola. Un mal comune e mezzo gaudio delle mie medie interiori. Un’astrazione dei miei sentimenti senza estrazione di radice, elevata, a mala pena, al di sopra di una spanna di un sentire che si divide, perentorio. Una distruzione anticipata ad opera della mia stessa premeditazione.
Era di una bellezza crudele che al sol guardarla mi strappò il cuore dal petto senza toccare l’armatura.
Tieniti i sorrisi nascosti e gli occhi lucidi guardandoti, tieniti le urla e le parole dette per ferirti e ferirmi, tieniti i silenzi e l’orgoglio che ti stanno distruggendo, tieniti le battute sceme per farti sorridere e i discorsi complicati che non finiremo mai, tieniti ogni giorni giorno della mia vita passato a crederti, tieniti tutto, tutto, e lasciami andare.
Sono stanca di essere sempre quella forte, che tesse la tela e ricuce gli strappi, che sta sempre attenta a rispettare i bisogni altrui e spesso dimentica i propri, Quella che resta sempre e comunque. Io ci sono, ma non sono indistruttibile, ho bisogno di essere “il bisogno”, ho bisogno di essere sorpresa anche con la più piccola ed all’apparenza insignificante emozione.
Molte volte la felicità è solo una scusa involontaria alle nostre sofferenze.
La tua bellezza è come l’asso di picche: se non hai altre carte non vali nulla.