Chiara Micellone – Stati d’Animo
Quando una persona se ne va c’è silenzio, e spesso non ci rendiamo conto che è un regalo, è un’altra possibilità: quella di cambiare canzone e ballare ancora.
Quando una persona se ne va c’è silenzio, e spesso non ci rendiamo conto che è un regalo, è un’altra possibilità: quella di cambiare canzone e ballare ancora.
La sensazione peggiore è dover rimanere indifferenti, quando qualcuno ti fa sentire speciale e poi da un momento all’altro ti lascia in sospeso, mentre dentro di noi invece stiamo male da morire, perché quel qualcuno ci ha già preso l’anima!
Ed ero li, ad un passo dal ciglio di un burrone, e non avevo paura perché pensavo: se devo morire almeno lo farò volando.
Che ne sai tu delle mie notti bianche, che ne sai delle mie paure, dei miei sogni infranti, delle mie speranze perdute. Che ne sai dei dolori, della mia anima inquieta, quei dolori che non smettono mai di farsi sentire.
C’era un campo di margherite, è stata la mia primavera. Con esse mi sono adornata il capo intrecciando una corona; ho abbellito la mia casa e le ho ammirate come se potesse splendere sempre il sole. Invece le nubi si sono affollate, il sole ha iniziato a non splendere più come prima. È arrivato l’inverno e i fiori sono appassiti. Ma se penso al loro profumo sorrido e mi sembra di risentire quei piccoli e delicati steli tra le mani. Fiduciosa aspetto nuovamente la mia primavera, fiduciosa so che torneranno nuovamente le mie margherite.
Ma non è una scelta facile: o ti immergi nel dolore o lo eviti e lasci che ti piombi alle spalle quando meno te lo aspetti.
Ho cercato di capire la vita ma la mattina mi da risposte diverse della sera, ho cercato di capire l’amore e il cuore batte un colpo al secondo per per dirmi che si può amare, ho cercato di capire le donne ma non sarei un uomo se ci avessi capito qualcosa, ho cercato di capire gli uomini e rimpiango il fatto di non essere nato donna.