Chiara Micellone – Successo
A volte la gente canta vittoria, non accorgendosi che tu l’hai già cantata da un pezzo.
A volte la gente canta vittoria, non accorgendosi che tu l’hai già cantata da un pezzo.
Le strade di due persone talvolta si dividono, ma due amici non dovrebbero mai permettere al legame che li unisce di spezzarsi. Ci si dovrebbe interessare a vicenda del percorso dell’altro, se è tortuoso, se l’amico necessita di un po’ di acqua, ma questo accade di rado in situazioni simili. Ho visto tante amicizie perdersi così, e adesso sto vedendo la nostra fare la stessa fine. Ci si inventa delle scuse: “non ho abbastanza acqua per tutti e due”, “sto faticando troppo per la mia strada per dare una mano anche a te”, “sono impegnato nel mio cammino, non posso incontrare il tuo”. Tutto questo si traduce in un “non ho tempo per te”. E se mai anche un giorno ci si dovesse pentire, ci penserà l’orgoglio a fare la sua parte.
A tentare c’è il rischio di fallire. Ma è necessario affrontare i rischi, perchè il rischio più grande nella vita è non rischiare nulla. Chi non rischia nulla non fa nulla non è nulla e non ha nulla.Può evitare la sofferenza e l’angoscia ma non puo imparare, sentire, cambiare, crescere, progredire, vivere o amare.É uno schiavo incatenato dalle sue certezze e dalle sue assuefazioni. Solo chi rischia è libero.
Le occasioni vanno colte al momento giusto, perché passato quell’attimo, non ti regaleranno più le stesse emozioni.
Si può anche vincere, ma quando dentro di te sai che non hai dato il massimo e che potevi fare di più, in realtà non ti senti vincitore.
Non è da tutti essere per pochi e non per tutti.
C’è un posto per tutti quanti, dove i pensieri cessano di affollare la mente, lì, dove le parole non hanno ragione di essere pronunciate. Quel posto dove i dubbi trovano le risposte alla loro inutilità. Ci si può perdere in un eterno silenzio, senza nemmeno provarci, dimenticandosi della propria esistenza, immergendosi nell’aria come un camaleonte. Perché a volte viaggiare sospesi aiuta a camminare meglio quando si torna a terra. Quel posto appartiene a noi è a nessun altro, perché nulla, assolutamente nulla è inspiegabile come la complessità di ciò che possiamo provare.