Chiara Mineo – Stati d’Animo
Mi faceva male al centro esatto del petto, sentivo una gran fitta e per quanto potessi sforzarmi di non pensarci, sapevo che non ci sarebbe stata nessuna medicina in grado di guarirmi.
Mi faceva male al centro esatto del petto, sentivo una gran fitta e per quanto potessi sforzarmi di non pensarci, sapevo che non ci sarebbe stata nessuna medicina in grado di guarirmi.
Tutto ciò che avevo sempre pensato di me, chi fossi, cosa fossi, era solo una menzogna. O quasi. Non hai idea di quale stupefacente liberazione!
Il pensiero rende l’uomo vissuto, i pensieri… preoccupato.
C’è un istante, profondo e breve, in cui l’onda si ritira prima di srotolarsi sulla rena, in cui il silenzio sembra inghiottire il tempo e il respiro del mare fermarsi.
A volte si ha solo bisogno di un abbraccio, un sorriso sincero e qualcuno che ti dice: “ci sono”. Ci sono perché tu per me “sei importante”.
Molte volte sono una persona difficile, complicata, alzo un muro di fronte a chi non sa ascoltarmi. E giudica il prossimo. È vero. Quindi rimango in silenzio mentre la brina leggera della malinconia mi avvolge e mi fa compagnia. Ma so anche alzare la testa, sorridere e spazzare via quel muro erto; felice di essere capita. So stare al passo con il mondo, ho acquistato consapevolezze e responsabilità ma ci sono cose che non so accettare “l’ipocrisia, la falsità e l’egoismo” di questa esistenza.
La speranza non può essere basata soltanto sull’ottimismo. Deve avere radici più profonde nella moralità, nella forza d’animo.