Christian Merighetti – Morte
L’universo, per quanto infinito, è un contenitore stagno e come tale, nulla fa uscire.Nello stesso modo, la morte di un essere umano, non fa svanire la persona, anch’essa contenitore, ma ne libera l’anima!
L’universo, per quanto infinito, è un contenitore stagno e come tale, nulla fa uscire.Nello stesso modo, la morte di un essere umano, non fa svanire la persona, anch’essa contenitore, ma ne libera l’anima!
Ma se i morti sono in Paradiso, perché portare i fiori al cimitero?E se malauguratamente fossero all’inferno perché illuminarli con futili lumi di cera? Potrebbero forse guardarci indignati?Se l’anima vive ed è invisibile non sarebbe meglio rimembrarli col pensiero anch’esso invisibile e intoccabile?E se l’anima sopravvive alla morte perché li chiamiamo defunti?
Aspettare equivale a morire giorno dopo giorno.
Morte improvvisa, l’unica da temersi; ed è perciò che in casa dei potenti vi è il confessore stabile.
Non esiste morte, e nulla muore mai!
Morte, parola subdola della vita. Non ci sarebbe vita se non ci fosse la morte, non ci sarebbe morte se non ci fosse la vita.
L’abbandono porta con se un dolore atroce, ma non perché la persona che amiamo se n’è andata, ma perché in lei abbiamo riposto parte di noi!