Cinella Micciani – Felicità
Frammento d’estasi, m’inondo di angeliche melodie rubate al cielo.
Frammento d’estasi, m’inondo di angeliche melodie rubate al cielo.
Quando ti senti felice non permettere a nessuno di rubarti il sorriso, perché la vita e il tempo non si fermano e quei momenti non torneranno più.
Se mi chiedono cos’è la felicità io rispondo: La felicità è soggettiva. Aristotele, all’inizio dell'”Etica nicomachea” affermava che tutti gli uomini tendono alla felicità: Chi non vorrebbe essere felice? Ma si sa che ciascuno di noi ha una sua, specifica ed individuale nozione di felicità. Ed è un attimo fuggente, trà gioie e dolori che la vita ci riserva. Possiamo anche afferrare per un attimo la felicità e possiamo anche perderla poco dopo. Ma sentiamo sempre la necessità di raggiungerla. È un modo di vivere la vita, se riusciamo a realizzare i nostri sogni siamo felici e visto che i sogni non sono uguali per tutti allora la felicità dev’essere per forza soggettiva. C’è chi è felice con una bella famiglia, chi lo è con la gloria. Per me è una condizione di armonia tra me ed il resto del mio mondo e nella conoscenza di me stessa.
Non sempre ciò che basta alla nostra felicità basta al nostro piacere.
Credere nei sogni o credere nella realtà? Nessuno si emozionerebbe nel semplice fatto di crederci, però quando le due cose si fondono allora lo stimolo dell’emozione prende avvento su di noi e ci trascina in un mondo surreale.
Guardando attraverso i fragili vetri delle mie illusioni, vedevo l’ombra della felicità.
L’anima candida si riconosce: profuma di semplicità.