Cinella Micciani – Stati d’Animo
Tutti dicono che il dolore rende forti. Se io potessi scegliere, vorrei essere debole, ma tanto felice.
Tutti dicono che il dolore rende forti. Se io potessi scegliere, vorrei essere debole, ma tanto felice.
Non siamo le storie che abbiamo sentito. Siamo individui a se, con capacità d’intraprendere altri sentieri. Ci creiamo noi le nostre storie, perché non siamo favole che abbiamo ascoltato, ma siamo (emozioni e sentimenti) che abbiamo “donato”.
Abbiamo tutti bisogno di sentirci utili e speciali per qualcuno, ma questo non vuol dire rendersi ridicoli e umiliarsi all’infinito per chi non merita. Chi tiene a noi ci fa sentire speciali anche senza chiederglielo.
Se hai un cuore fragile, sensibile, non affezionarti ad una persona se, dopo un po’ che la frequenti, non ti dimostra affetto, è scostante e solo qualche volta ti dimostra una piccola goccia d’interesse. Non fa per te cuore fragile, perché ti distrugge la vita. Lascia perdere quel tipo di persona, non ti merita. Aspetta quella giusta che fa per te.
La notte del 31, alzerò gli occhi per guardare il cielo e ricordare tutto ciò che ha vissuto in questo anno: le lacrime versate e quelle che sono rimaste nel cuore, la mia quotidiantà, gli amici che ho conosciuto e quelli che ho perso, il dolore che ho vissuto, i sorrisi che hanno reso il mio cammino più felice, i momenti di silenzio e quelli dove il cuore ha gioito e non rimpiangerò nulla, perché tutti questi momenti, mi hanno reso quella che oggi sono.
Le emozioni edificano un linguaggio privo di parole ma ricco di suoni. Il silenzio è il mezzo attraverso tali suoni raggiungono la nostra anima e la fanno vibrare della stessa armonia.
Per quanto il desiderio mi sia pelle e la passione, drappo cucito a questa, mi appartiene una compostezza antica che non mi permette di osare. Per quanto le lacrime mi siano acido e per come mi stiano corrodendo da dentro, ho un asse che mi tiene la schiena dritta. Mi pervade lo sgradevole odore della resa anticipandomi il pensiero ed i passi e m’intralcia il cammino come mi fosse pietra che sa quando cadermi sul cuore, schiacciandolo, vittima sfigurata di un incidente previsto.