Cinella Micciani – Stati d’Animo
Tutti dicono che il dolore rende forti. Se io potessi scegliere, vorrei essere debole, ma tanto felice.
Tutti dicono che il dolore rende forti. Se io potessi scegliere, vorrei essere debole, ma tanto felice.
Quelle domande in sospeso che attraversano la tua intera esistenza.
Se scrivo mi sento nel mio ambiente naturale, se parlo no. Non è che sia timido, è che spesso le parole restano prigioniere degli occhi in cui annego.
So di aceto e limone, pungente sulla lingua, brucio sulla pelle. Aspra! Chi non sa diluirmi con la vaniglia dice di me che sono acre. Io mi preoccupo di non essere amara, nonostante i fumi delle pozioni tossiche inalate. Ricordo flebo di veleni somministrarti endovena, sottocute che creavano strati di rancore tra il cuoio e le arterie. E sono scappata nella notte, alzata da quel letto di droghe e soporiferi letali, rintanata come animale impaurito negli antri di boschi solitari e nebbiosi, tra le belve sanguinarie, aspettando l’alba sotto alberi spogli e durante piogge incessanti. Grondante e trafelata. La mia forza mi ha portata a bordo strada, non voglio passaggi da nessuno io, ma camminare sull’asfalto è assai diverso che camminare tra roghi e sterpaglie.
Mi venne da pensare che certi indumenti ti fanno sentire terribilmente solo quando ti giri e non c’è nessuno ad aiutarti ad allacciarli.
Tu che mi hai dimenticato, prova a cercare nel diario del tuo cuore. Magari in una delle pagine di quel diario vi è ancora scritto il mio nome.
Non ho la forza per risolvere i miei problemi, figuriamoci se riesco a farmi carico di quelli degli altri, intanto i giorni mi scivolano addosso così uguali ma così diversi nel loro insieme, con i ricordi rivivo quei momenti passati che tanto dolore mi hanno provocato e mi domando il perché di tanto rancore verso questa vita che mi sta sfuggendo di mano lasciandomi interdetto tra le pieghe di un destino non ancora del tutto scritto ma che mi sta portando a distruggere quel buono di me che è rimasto.