Cinzia Coppola – Figli e bambini
Per far felice un bambino a volte basta davvero poco, una coccinella che si posa sul davanzale della tua finestra e lui sorride di gioia.
Per far felice un bambino a volte basta davvero poco, una coccinella che si posa sul davanzale della tua finestra e lui sorride di gioia.
Ama tuo figlio. Piangi quando lui non c’è. Sorridi quando lui c’è. Lui ama te.
Si era aspettata che sua figlia desse un altro schiaffo alla bambina per la sua disobbedienza, invece la poetessa di Qazvin si inginocchiò all’improvviso sul tappeto e la prese in braccio. Poi, mormorandole qualcosa all’orecchio e facendole il solletico finché lei non si mise a ridere, prese a tirare il pollice ostinato fino a estrarglielo dalla bocca. La bambina un po’ rideva un po’ piangeva, ansiosa di attenzioni, insofferente agli ordini. Era diventata raggiante, ma non appena la mamma si ritirò su, con un sospiro leggero, la bambina mise il broncio e si infilò di nuovo in bocca il pollice tutto raggrinzito. È una buona madre, osservò la donna anziana meditabonda. L’amore, come la preghiera, le viene naturale; si inginocchia accanto ai bambini e si alza come chi è abituato a genuflettersi. Chi avrebbe pensato che una donna tanto intollerante verso la stupidità potesse avere tanta pazienza con l’immaturità, si chiese.
Quando nasce un bambino è figlio di tutti noi.
Se hai un figlio che soffre, tu non sei nessuno.
Le mamme amano troppo, e vengono amate la metà.
Una vera madre, una mamma. La sua bellezza la noti nell’amore che ha per i figli. E lei ne va fiera, fierissima di questo. Non contano niente scollature, sguardi ammiccanti. Sono splendide nei loro capelli grigi, con le mani infarinate e quella coccola che non scordano mai.