Cinzia Nateri – Stati d’Animo
Non è importante piacere, ma lo è piacersi!
Non è importante piacere, ma lo è piacersi!
Era quasi deludente. Pareva proprio che quando lo stress e la follia sparivano dalla mia vita quotidiana non mi restasse altro su cui contare.
Per salvare la nostra felicità a volte diveniamo esseri ignobili. Quante verità vogliamo che rimangano sotto la polvere, perché preferiamo bendarci la vista pur di salvare i nostri disegni, e la triste realtà è che impariamo a conviverci con quelle finte realtà, pensando che il tempo rimargini quelle ferite che non abbiamo voluto curare; eppure sappiamo bene che quelle parole non dette, non ci hanno salvato affatto, ma ci hanno solo concesso una lenta morte. È così una bugia: scava in fondo all’anima e, quando l’hai capito, ti abbandona con la ferite ancora aperte.
Non piagnucolate, non abbattetevi reagite, rimboccatevi le maniche e lavorate per sconfiggere le avversità. Lo dovete fare singolarmente non date il timone a nessuno quando si tratta di governare la vostra anima!
La vera battaglia è essere dolci nei giorni che diventano sempre più amari.
Mi giro verso la finestra, chiusa e riflessa nel vetro riesco a vedere la mia immagine. Guardo oltre. Il vento sta muovendo bruscamente i rami degli alberi. Non hanno più nemmeno una foglia indosso, ma presto si rivestiranno di nuova vita. Intanto mi permettono di guardare alle loro spalle, ancora più lontano. Riesco a scorgere i lineamenti delle colline e delle luci a fondo valle. Con l’avanzare dell’oscurità si fanno sempre più brillanti, affermando insistentemente la loro presenza, quasi a voler fare a gara con le stelle. La prima si è già affacciata sul nostro cielo e come me sta ammirando una sera di inizio primavera, dove la brezza porta con sé l’odore della voglia di rinascere e ricominciare.
Quante volte ti sei fermato a guardare il tempo dicendoti “mamma mia non passa mai”. Poi ecco che all’improvviso ne è trascorso più del dovuto e guardando in dietro ti chiedi quanto di quel tempo hai vissuto e quanto ne hai passato ad aspettare e a cercare qualcosa che non c’è mai stato.