Cirillo Filippo Vescera – Filosofia
Viviamo un numero infinito di vite, determinando ogni volta il nostro “io” nell’ennesimo nuovo corpo.
Viviamo un numero infinito di vite, determinando ogni volta il nostro “io” nell’ennesimo nuovo corpo.
La vita deve avere almeno un qualsiasi svago o interesse, altrimenti, a cosa servirebbe vivere?
È possibile smettere di porsi domande?
Esiste il concreto pericolo che sia tutto un semplice miscuglio di materia. Chimica e fortuna. Un caos più o meno ordinato. Un caos che, forse, risponde solo a sé stesso. Così inteso, il “caos”, rimanda ancora una volta al metafisico. Si tratta, forse, di un altro modo per non ammettere che la realtà materiale ci spaventa poiché non siamo in grado di capirla?
La gestione del dolore è apoteosi dell’umano sentire.
Amo molto la filosofia classica, sono un Erodotomane.
Una volta uno mi ha chiesto:”è migliore: un’intelligente ma cattivo o uno stupido ma buono?”Lo guardai negli occhi e gli risposi:”Nessuno dei due, il migliore è solo colui che è stupido e buono ma vuole essere intelligente”.