Cirillo Vescera – Filosofia
I filosofi del passato non dovevano preoccuparsi di pensare in quale categoria catalogare la propria frase.
I filosofi del passato non dovevano preoccuparsi di pensare in quale categoria catalogare la propria frase.
Il passato conserva, il futuro è presente come aspettazione, il presente è come distendersi dell’anima nel passato e nel futuro.
L’egoismo e la malvagità sono tipici della natura dell’uomo… ma lo è anche la morale che, opponendosi a loro, ci consente di definirci uomini degni di tale nome.
La vita dotata di intelligenza superiore non si appaga solo con la preservazione della specie, ma con la creazione di universi dedicati a svariate e autonome forme di vita.
Il giorno in cui smetterò di viaggiare sarò arrivato.
L’essere è sé. Ciò significa che non è né attività né passività. Non si può tuttavia dirlo “immanente a se stesso”, perché l’immanenza è sempre un rapporto a se stesso. Ma l’essere non è rapporto a se stesso, è invece se stesso. Riassumeremo tutto questo dicendo che l’essere è in sé.Che l’essere sia in sé significa che esso non rinvia a sé, come fa la coscienza di sé: questo sé esso lo è. In realtà, l’essere è opaco a se stesso e lo è perché è pieno di se stesso. È ciò che diremo meglio affermando che l’essere è ciò che è.L’essere è, l’essere è in sé, l’essere è ciò che è. Ecco i tre caratteri che l’esame provvisorio del fenomeno d’essere ci permette di attribuire all’essere del fenomeno.
A Sottsass importano le domande, gli importa ritualizzare l’esistenza intorno a quelle domande, gli importa restituire il senso del sacro all’esistenza.