Cirillo Vescera – Tristezza
Il mio dolore è il mio migliore amico. Ha fatto di me un uomo.
Il mio dolore è il mio migliore amico. Ha fatto di me un uomo.
Non è una lacrima a far capire se qualcuno sta piangendo, così come non è un sorriso a far capire se sta ridendo. Se solo pensassimo quante cose si possono nascondere dietro una lacrima o un sorriso.
Il cuore piange come il cielo quando piove, gli occhi brillano come le stelle nella notte.
Il suono della fine…? Un silenzio assordante che strazia l’animo.
Arriva un giorno in cui ti rassegni e perdi la capacità di sperare che le cose per te possono cambiare. E mentre il mondo ti passa sotto gli occhi lasciandoti osservare che per tutti c’è qualcosa di bello che accade mentre per te resta sempre la solita vita, le solite cose con cui lottare e la fiducia che le cose possano cambiare decade. Poi ecco che proprio quando meno te lo aspetti incontri qualcuno che farà in modo che da quel momento niente sarà come prima. Torni a vivere e a pensare che le cose possono cambiare. Sorridi e ti rendi conto che saper aspettare senza pretendere è la cosa più giusta. Che non accontentarsi è la scelta migliore. Capisci che se oggi sei una persona felice e completa, lo devi anche a quel “vuoto” che per molto tempo ti ha tenuto compagnia, senza farti cambiare, senza farti “svendere” ne regalare niente di te a nessuno per quel qualcosa che si chiama “solitudine”.
Era tutto lì, scritto a chiare lettere nei suoi occhi. Solo che finora aveva incontrato solo persone che quegli occhi non li avevano mai saputi leggere.
È bizzarro il fatto che il Natale è una festa che riunisce le famiglie e contemporaneamente rende tremendamente sole le persone che non hanno accanto nessuno…