Claudia Marangoni – Stati d’Animo
Ti do le mie cicatrici e le mie ferite che ancora non sono guarite, ti do i miei pensieri che sono peggiori di ieri.
Ti do le mie cicatrici e le mie ferite che ancora non sono guarite, ti do i miei pensieri che sono peggiori di ieri.
È scuro “fuori” ma Respiro. Parole non dette, respiri non respirati, sguardi sfuggenti, un mare di domande, un universo di incertezze, battiti di cuore che fanno male, troppo rumore dentro, troppo silenzio fuori. Manca la musica per rompere questo silenzio. Resta il ticchettio di “un vecchio orologio” a scandire il tempo che passa a sentenziare l’attesa.
Un ragionamento può essere sbagliato, un’emozione no.
Tutto ha un limite. Soprattutto la pazienza.
Sono dell’opinione che chi si occupa della vita degli altri, abbia la sua di ben poco valore.
Quando ci si sente soli ci si aggrappa a qualsiasi segno di approvazione innalzandolo sulla vetta dei desideri, sventolante stendardo del sogno di tutta una vita. “Fin da piccolo non volevo fare altro!” Quanta pena per avere ancora un poco di compagnia.
Conosco persone col passare del tempo si rimpiccioliscono sempre più, schiacciate dal peso della loro sporca coscienza, fino ad arrivare a sparire, l’unica persona che avrà il coraggio di guardarle in faccia sarà la loro immagine riflessa allo specchio.