Claudia Marangoni – Tristezza
Piangere è come respirare: più tieni dentro, più poi cacci fuori.
Piangere è come respirare: più tieni dentro, più poi cacci fuori.
Ci sono momenti, persone, messaggi, parole, che ti rimarranno incisi in testa per sempre e torneranno a farti compagnia quando sarai sola e fragile. Allora sorriderai ricordandoli, oppure, asciugandoti il viso, lascerai che ti facciano male, ancora.
Come vorrei fossi qui accanto me. Mi giro, ti cerco ma non ti trovo. Alzo…
La notte non è fatta per dormire, è fatta per ricordare, per sognare, per fare l’amore, per piangere in silenzio, per capire chi siamo.
La vita ti riserva degli schiaffoni che ti arrivano dritti al viso e, quando ne hai presi così tanti, arrivi a un punto che solo il pensiero di prenderne un altro ti butta giù e gridi aiuto. Al tuo grido in molti corrono, ma nessuno ti tende la mano e ti dice alzati, ci sono io con te. E continui a rimanere giù mentre tutto passa, anche la vita.
Quell’attimo che passa non tornerà mai più: fa nulla, dico con la testa, fa male, dice il mio cuore.
Non piangere per chi ti ha tradito e abbandonato. Ma per i momenti di vita che ti ha portato via inutilmente.