Claudio D’Aiello – Abuso
Trovo assurdo pubblicare note, aforismi, pensieri, senza nominarne l’autore… sarebbe come togliergli l’identità per appropriarsene.
Trovo assurdo pubblicare note, aforismi, pensieri, senza nominarne l’autore… sarebbe come togliergli l’identità per appropriarsene.
Ogni argomentazione dovrebbe essere ascoltata, e prima di vederla come ostacolo al futuro, tacciando lo scrittore di essere satana, l’autorità suprema dovrebbe forse considerare il fatto che ad un grande male ne consegue sempre un altro. Il destino sceglie qual è la strada migliore, imparziale perché conosce ogni cosa e sa distinguere sempre la scorrettezza che vuole sostituirsi all’onestà, cercando di inoculare alla giustizia la sconvenienza con l’organo genitale di Dio, il serpente bianco, la siringa, anche senza bisogno di muoversi, per portare la morte del bene e ingravidare in questo modo le sue seguaci, anche quelle sterili, costruendo la carne con il massacro dell’innocenza. Lo scopo è interpretarla come la vede Dio, perderla nell’oscena spirale considerandola una minaccia al suo male e prevaricazione. Salvare i figli divini e farabutti per scambiarli col bene, invidiando il talento e l’intelligenza che non appartiene ai suoi, facendoli apparire come non sono. Si segue una strada già tracciata su una nave, il Mondo, che trascina tutto con sé. Illudendo, coprendo un fondamentale errore di calcolo che tuttavia resta, di una entità che crede di fare tutto giusto nel suo piano di dominio, conquista, conversione o morte, ma che in realtà fa acqua da tutte le parti.
Non sopporto gli egoisti, quelli che pensano solo a se stessi, che sono capaci di tutto pur di ottenere quello che vogliono, anche di distruggere la felicità degli altri pur di avere la loro, ma non sanno che non esisterà mai felicità sull’infelicità degli altri.
Ancorarsi con troppa risolutezza al passato è il miglior modo per non progredire.
C’è sempre qualcuno che si arroga il diritto di impartire lezioni di vita a tutti! L’umiltà non è cosa che gli appartiene.
Le parole non le porta via il vento, esse s’insinuano lentamente sottopelle, lasciando solchi indelebili…
Chi sui deboli conta i punti, li serbi per ricucirsi il cuore.
Ogni argomentazione dovrebbe essere ascoltata, e prima di vederla come ostacolo al futuro, tacciando lo scrittore di essere satana, l’autorità suprema dovrebbe forse considerare il fatto che ad un grande male ne consegue sempre un altro. Il destino sceglie qual è la strada migliore, imparziale perché conosce ogni cosa e sa distinguere sempre la scorrettezza che vuole sostituirsi all’onestà, cercando di inoculare alla giustizia la sconvenienza con l’organo genitale di Dio, il serpente bianco, la siringa, anche senza bisogno di muoversi, per portare la morte del bene e ingravidare in questo modo le sue seguaci, anche quelle sterili, costruendo la carne con il massacro dell’innocenza. Lo scopo è interpretarla come la vede Dio, perderla nell’oscena spirale considerandola una minaccia al suo male e prevaricazione. Salvare i figli divini e farabutti per scambiarli col bene, invidiando il talento e l’intelligenza che non appartiene ai suoi, facendoli apparire come non sono. Si segue una strada già tracciata su una nave, il Mondo, che trascina tutto con sé. Illudendo, coprendo un fondamentale errore di calcolo che tuttavia resta, di una entità che crede di fare tutto giusto nel suo piano di dominio, conquista, conversione o morte, ma che in realtà fa acqua da tutte le parti.
Non sopporto gli egoisti, quelli che pensano solo a se stessi, che sono capaci di tutto pur di ottenere quello che vogliono, anche di distruggere la felicità degli altri pur di avere la loro, ma non sanno che non esisterà mai felicità sull’infelicità degli altri.
Ancorarsi con troppa risolutezza al passato è il miglior modo per non progredire.
C’è sempre qualcuno che si arroga il diritto di impartire lezioni di vita a tutti! L’umiltà non è cosa che gli appartiene.
Le parole non le porta via il vento, esse s’insinuano lentamente sottopelle, lasciando solchi indelebili…
Chi sui deboli conta i punti, li serbi per ricucirsi il cuore.
Ogni argomentazione dovrebbe essere ascoltata, e prima di vederla come ostacolo al futuro, tacciando lo scrittore di essere satana, l’autorità suprema dovrebbe forse considerare il fatto che ad un grande male ne consegue sempre un altro. Il destino sceglie qual è la strada migliore, imparziale perché conosce ogni cosa e sa distinguere sempre la scorrettezza che vuole sostituirsi all’onestà, cercando di inoculare alla giustizia la sconvenienza con l’organo genitale di Dio, il serpente bianco, la siringa, anche senza bisogno di muoversi, per portare la morte del bene e ingravidare in questo modo le sue seguaci, anche quelle sterili, costruendo la carne con il massacro dell’innocenza. Lo scopo è interpretarla come la vede Dio, perderla nell’oscena spirale considerandola una minaccia al suo male e prevaricazione. Salvare i figli divini e farabutti per scambiarli col bene, invidiando il talento e l’intelligenza che non appartiene ai suoi, facendoli apparire come non sono. Si segue una strada già tracciata su una nave, il Mondo, che trascina tutto con sé. Illudendo, coprendo un fondamentale errore di calcolo che tuttavia resta, di una entità che crede di fare tutto giusto nel suo piano di dominio, conquista, conversione o morte, ma che in realtà fa acqua da tutte le parti.
Non sopporto gli egoisti, quelli che pensano solo a se stessi, che sono capaci di tutto pur di ottenere quello che vogliono, anche di distruggere la felicità degli altri pur di avere la loro, ma non sanno che non esisterà mai felicità sull’infelicità degli altri.
Ancorarsi con troppa risolutezza al passato è il miglior modo per non progredire.
C’è sempre qualcuno che si arroga il diritto di impartire lezioni di vita a tutti! L’umiltà non è cosa che gli appartiene.
Le parole non le porta via il vento, esse s’insinuano lentamente sottopelle, lasciando solchi indelebili…
Chi sui deboli conta i punti, li serbi per ricucirsi il cuore.