Claudio D’Aiello – Sport
Chi considera la caccia uno sport è come un “cacciatore”. E vi assicuro che in questo caso “cacciatore” non è una parola bella!
Chi considera la caccia uno sport è come un “cacciatore”. E vi assicuro che in questo caso “cacciatore” non è una parola bella!
Io vado in campo per dare una mano alla squadra, non con l’intenzione di fare punti.
A San Siro ormai c’è tutto: le partite, i concerti, tutti sul prato come quando ha suonato Brussprinter.
Non si possono prendere quattro goal contro avversari che passano tre volte nostra metà campo.
La rovina di certe società sono gli allenatori incapaci.
L’errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l’avversario, non aspettare che sia l’avversario a farsi avanti e così morire di noia.
Un giocatore con due occhi deve controllare il pallone e con due il giocatore avversario.