Claudio D’Aiello – Stati d’Animo
Non temo tanto il ringhiare di un lupo affamato quanto il sorriso di una persona falsa…
Non temo tanto il ringhiare di un lupo affamato quanto il sorriso di una persona falsa…
Io lo so cosa si prova quando il cuore piange, piange così forte da non riuscire a sentire nient’altro. Ti si annebbia lo sguardo, perso, ogni pensiero gira vorticosamente sempre allo stesso punto. Provi a mandare via questo pensiero, ma come un elastico ti ritorna indietro. Lo so cosa si sente quando lo stomaco stringe forte, così forte da far male, stringe e sale che lo senti quasi in gola, in un nodo stretto che non riesci a mandar giù, un nodo che ti toglie il respiro tanto da avere quasi l’affanno. Io lo so come ci si sente, come lo sai tu. E lo sai cosa è tutto questo? È la capacità di amare oltre misura, oltre se stessi, oltre ogni limite che la ragione ci pone davanti.
Farmi paralizzare dalla paura di sbagliare e sbagliare comunque; volere solo quello che non posso avere; cercare affannosamente in giro risposte che posso trovare solo dentro di me; aprire gli occhi e rendermi conto che sono semplicemente molto di più delle mie paure e dei miei sbagli.
Sono sempre in bilico fra razionalità e sentimento. Eternamente in conflitto tra ragione e sogni.Vivo ogni giorno incondizionatamente se è bel tempo o brutto tempo, se sono triste o son felice. Vivo. Vivo ascoltando ciò che dice il mio cuore, vivo come sono e ciò che sono e anche se sono un eternamente indecisa sempre in conflitto, cerco sempre di viverla al meglio questa vita. Perché posso. Perché devo!
Se nella vita, non sei “te stesso”, evita di domandarti “chi sei”. Sarebbe solo una miserabile “maschera” che perderesti, a ogni fine giornata!If in life, you are not “yourself”, avoid wondering “who you are”. It would just be a miserable “mask” that you would lose, at the end of each day!
Mi farò un tatuaggio sul petto, al livello del cuore: “Si prega di non disturbare il conducente”
Chiudi gli occhi. Ogni voce, ogni pensiero prende spazio nella mente. Tutto sembra così vero e così intuile. Le parole pulsano, scalpitano, cercano di uscire dalla bocca. E invece sono le lacrime a scendere sul volto e con il sapore di salato coprono la secchezza delle labbra asciutte. In tutto questo Il cuore tace. Tace perché sa che non verrà ascoltato. Tace perché sa che ogni sua parola potrebbe essere stupida. Tace perché nessuno gli ha insegnato a parlare. E non resta altro che reprimere i pensieri e aprire gli occhi.