Claudio Visconti De Padua – Abbandonare
Lei l’ho vissuta ma non esisteva, e se esisteva era inconoscibile. Lei era incomunicabile perché era inconoscibile.
Lei l’ho vissuta ma non esisteva, e se esisteva era inconoscibile. Lei era incomunicabile perché era inconoscibile.
L’amore è anticonformista, non rispetta ne regole ne segnali, è un ribelle egoista!
Una spina ha trovato sede fra i veli dell’anima. Foto riaffiorano e tu piccolo ago ricordi che sei ancora lì e il proprietario non ti ha ancora tolto. Mi chiedo come mai tu sia giunto tanto nel profondo per poi sparire. Un errore semplice o grande ha al capacità di creare una ferita che pian piano diventa sempre più profonda, in superficie una scheggia che in realtà è una lamina che pone quesiti a me ignoti che procuran solo disorientamento.Mi chiedo se forse un giorno verrai a riprenderti la spina persa dolce rosa rossa?Forse non lo farai mai, e allora mi chiedo perché tu sei riuscito così nel profondo per poi uscire con un balzo come una pantera?Forse ora non dovrebbe importarmi, perché siam risbocciati insieme a delle stelle alpine, eppure il mio animo non mente mai. Qualcosa d’incocluso la tormenta. Risponderai, alla mia velata richiesta non so.
Impegnati a lasciare sulla strada della vita tracce di te stesso prima che il tempo possa impedirlo!
Abbracciatevi, abbracciatevi in un dolce silenzio, staccatevi da questo mondo di lamento, dall’aria stagnante dell’egoismo,…
C’è in me una ribellione: dimenticarti per non amarti e amarti per non dimenticarti. I guerrieri più abili sono dalla parte dell’amore.
Punge il punto dove la virgola versava.