Claudio Visconti De Padua – Abbandonare
Lei l’ho vissuta ma non esisteva, e se esisteva era inconoscibile. Lei era incomunicabile perché era inconoscibile.
Lei l’ho vissuta ma non esisteva, e se esisteva era inconoscibile. Lei era incomunicabile perché era inconoscibile.
Il passo più grande che devo fare è smetterla di voler piazzare il mio cuore nelle mani degli altri e iniziare a lasciarlo nel posto giusto: nel mio petto. Devi guarire e per farlo solo io ne devo sentire i sussulti. Mi devo tenere il mio cuore.
Rifiuto e abbandono sono come dadi universali, lanciati nella vita da una mano invisibile, sono un test. Essi non fanno male, a meno che non siamo stati noi, per primi, a rifiutarci e abbandonarci.
Aveva semplicemente la combinazione giusta per entrare nella mia anima, lei solo lei aveva nel cuore quel meccanismo capace di stravolgerti la vita!
Io considero crisi economica quando svanisce la possibilità di avere il necessario per vivere. Spesso dimentichiamo che nel mondo per molti la parola crisi significa perdere la possibilità di avere: “il superfluo”!
Ecco perché credo che non siamo noi a scegliere di amare, ma è l’amore che sceglie noi! Inizi come sempre la tua giornata di lavoro, ti fermi e fai carburante, e accade di incrociare una persona, e sembra catturare le tue attenzioni, ma prosegui e vai a lavoro. Al ritorno per caso ancora una volta stesso sguardo ma luogo diverso, un approccio casuale una chiacchiera un caffè una risata un numero un appuntamento un amore strepitoso che cambia la tua vita!
Quando tutte le porte sono chiuse, e attendi che se ne apra una, attento potrebbe essere l’uscita dal tuo malcontento ma l’inizio di un inevitabile precipizio.