Claudio Visconti De Padua – Accontentarsi
Chi ha perso il suo lusso difficilmente accetterà di accontentarsi.
Chi ha perso il suo lusso difficilmente accetterà di accontentarsi.
C’è qualcosa nel luogo dove si nasce. Non tutti lo sanno. Solo chi è strappato a forza lo sa. Un cordone sepolto nella sabbia. Un dolore che tira sotto e ti fa odiare i tuoi passi successivi.
Lei fu capace di cambiare la rotta del mio cuore, di stravolgere i passi dell’anima, improvvisamente mi ritrovai a fare i conti con l’amore.
Mi guardo dentro e sento il mio essere reclamare che venga rotto il silenzio che mi sono imposta negli anni. Per paura mi sono rifugiata in me stessa, negandomi la possibilità di esistere come donna, continuando a risplendere come madre. Io, anni passati a dare, anni svaniti nel nulla ormai. Ho soddisfazioni come genitore single, ma come donna, come persona nulla. Il vuoto. E tutte le sere mi rifugio nel mio silenzio, accompagnata da una notte che spero sempre passi presto, per rivedere la luce del domani, in attesa che il tempo passi e mi porti via con sé.
Ho visto anziani lavorare la terra con delicatezza e amore, per anni, sullo stesso luogo, come a confermare l’appuntamento con la natura. E con la natura ringraziare il buon Dio.
Ho preso l’abitudine di cambiare vita.
Giorni che scorrono come rituali, echi del nulla, rumori, ronzii, ore e minuti nel vortice del tempo tutto è sempre come prima, mentre aspetto quel domani che ancora non saluto! Di nuovo il nulla non vorrei uscire dallo stagno della noia mentre invoco una sorpresa alla vita che mi passa senza darmi una risposta!