Claudio Visconti De Padua – Figli e bambini
Sacrificherei ogni minuto speso invano per essere accanto alla mia anziana mamma!
Sacrificherei ogni minuto speso invano per essere accanto alla mia anziana mamma!
Enrtrava e usciva dalla mia anima senza permesso, serrava e schiudeva le mie palpebre a suo piacimento! Quell’incontro si rivelò un perfetto incastro!
Voglio insegnare all’adulto lo stupendo dono del capire il bambino e al bambino lo stupendo dono di non voler diventare adulto.
Alex non potrà venire a scuola domani, 8 aprile, perché ha un appuntamento con il dentista.
È sempre più forte di me. Lo è sempre stato. Perché a lui basta una parola per farmi male. Anzi, anche meno: una parola non detta, un silenzio, una pausa. Uno sguardo rivolto altrove. Io posso sbraitare e dimenarmi per ore, passare alle ingiurie, mentre a lui per stendermi basta una piccola smorfia, fatta con un angolo del labbro.
I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.
Non fate dell’ingordigia una sorta di narcotico dove atrofizzare le ansie, ottundendo la realtà.
Enrtrava e usciva dalla mia anima senza permesso, serrava e schiudeva le mie palpebre a suo piacimento! Quell’incontro si rivelò un perfetto incastro!
Voglio insegnare all’adulto lo stupendo dono del capire il bambino e al bambino lo stupendo dono di non voler diventare adulto.
Alex non potrà venire a scuola domani, 8 aprile, perché ha un appuntamento con il dentista.
È sempre più forte di me. Lo è sempre stato. Perché a lui basta una parola per farmi male. Anzi, anche meno: una parola non detta, un silenzio, una pausa. Uno sguardo rivolto altrove. Io posso sbraitare e dimenarmi per ore, passare alle ingiurie, mentre a lui per stendermi basta una piccola smorfia, fatta con un angolo del labbro.
I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.
Non fate dell’ingordigia una sorta di narcotico dove atrofizzare le ansie, ottundendo la realtà.
Enrtrava e usciva dalla mia anima senza permesso, serrava e schiudeva le mie palpebre a suo piacimento! Quell’incontro si rivelò un perfetto incastro!
Voglio insegnare all’adulto lo stupendo dono del capire il bambino e al bambino lo stupendo dono di non voler diventare adulto.
Alex non potrà venire a scuola domani, 8 aprile, perché ha un appuntamento con il dentista.
È sempre più forte di me. Lo è sempre stato. Perché a lui basta una parola per farmi male. Anzi, anche meno: una parola non detta, un silenzio, una pausa. Uno sguardo rivolto altrove. Io posso sbraitare e dimenarmi per ore, passare alle ingiurie, mentre a lui per stendermi basta una piccola smorfia, fatta con un angolo del labbro.
I giochi dei bambini non sono giochi, e bisogna considerarli come le loro azioni più serie.
Non fate dell’ingordigia una sorta di narcotico dove atrofizzare le ansie, ottundendo la realtà.