Claudio Visconti De Padua – Stati d’Animo
Non legatevi alle apparenze, ossia agli acrobati trasformisti bravi ad apparire fuori pieni di letame dentro. No non legatevi ai fantasmi dei vostri occhi!
Non legatevi alle apparenze, ossia agli acrobati trasformisti bravi ad apparire fuori pieni di letame dentro. No non legatevi ai fantasmi dei vostri occhi!
Quando abbracci regali un po’ di te, doni il profumo dei tuoi pensieri, l’emozione del tuo esserci, il calore del tuo corpo, la dolcezza delle tue emozioni, quando abbracci ti doni con il cuore.
Fai conto di essere una stazione, un luogo di abbracci e strette di mano, di addii e arrivederci, di treni persi, presi e sognati, di attese e corse, di lacrime e sorrisi, di speranze e rimpianti. Fai conto di essere di una stazione, un punto di partenza per alcuni, di transito per i più, un punto di arrivo per pochi.
Se chiedi ad uno scrittore fin dove arriva con l’immaginazione, potrebbe crearti mondi nuovi in un istante.
Vorrei essere lì, dove mare e terra si confondono. Camminare sopra le increspate onde smosse dal vento ed offrire il mio corpo nudo alla pioggia. Vorrei danzare una danza d’amore; inseguire l’infinito. Ricoprirmi del dolce nettare di un candido gelsomino e rinascere in una nuova primavera dando inizio ad una vita senza tempo.
Ero li, davanti alla vita. La fissavo dritta negli occhi. Lei si voltò e iniziò ad andarsene. Dopo capii che non avrebbe aspettato me e chiunque sarebbe stato fermo.
Questa notte insonne, con gli occhi che vagano nel buio, mi fa pensare a quando i miei occhi non riusciranno più a vedere la luce.