Cleonice Parisi – Anima
I dolori sono i frutti sacri a cui l’anima si flette colma di gratitudine.
I dolori sono i frutti sacri a cui l’anima si flette colma di gratitudine.
Se mi parli addosso io svincolo, e vado via, perché non fa parte del mio carattere impormi e vomitare addosso agli altri parole malvagie. Ma se mi parli con calma, se non ti “lanci addosso”, io ci sono, resto e non c’è bisogno di altro.
Sotto i tuoni passeggio, non ho paura. Uno squarcio di sole, come fosse un desiderio…
L’immaginazione è la facoltà data all’uomo di rappresentarsi il mondo in modo, come direbbe Hillman, poetico. È un processo in grado di creare possibili realtà il quale rende l’uomo in grado di apportare al mondo una sua impronta personale. Nella mia scuola ideale, questa specificità umana sarebbe al primo posto delle attività scolastiche in quanto possibilità dell’anima di riconoscersi e di vibrare assieme alle straordinarie meraviglie della natura. Purtroppo nei secoli si è scisso l’aspetto “razionale” da quello immaginativo e la scuola si è trasformato in un contenitore capace di trasmettere nozioni, declassando l’aspetto più personale e profondo dell’essere umano come pura “fantasia.
Ci sono anime che ti mandano in estasi con poco, lasciandoti un gran vuoto dentro.
Scrivere è qualcosa di intimo, più intimo del sesso, quello lo si fa uno incastrato all’altro, si fa senza studiare il corpo che si ha di fronte, dentro. Scrivere è spogliarsi di fronte a qualcuno, lasciarsi spogliare così, nudi e in piedi, pieni di difetti di carne.
Due fratelli il primo veste di abiti logori e consunti e il secondo indossa con grande dignità una corona, ma ai nostri occhi essi sono identici. Loro ci accompagneranno in ogni istante del nostro cammino, passandosi lo scettro del comando e noi come inconsapevoli spettatori li vedremo giocare con la nostra vita, fino a quando lo stolto uomo che ci possiede non smetterà di creder d’esser cieco, per guardarsi finalmente negli occhi e riconoscersi sovrano della propria esistenza.