Cleonice Parisi – Filosofia
Le miserie altruisono il trono degli uomini piccoli,che dal nulla raccolgono frutto,per continuare ad affamarela loro già misera esistenza.
Le miserie altruisono il trono degli uomini piccoli,che dal nulla raccolgono frutto,per continuare ad affamarela loro già misera esistenza.
Oltre l’apparente leggerezza delle parole vive sempre l’anima di chi le scrive. Solo chi sa leggerle potrà coglierne l’essenza.
“[…] credere di essere” uno “che fa parte a sé, staccato dalla incommensurabile pluralità dei propri io, rappresenta un’illusione, peraltro ingenua, di un’unica anima di tradizione cristiana, il dottor Ribot e il dottor Janet vedono la personalità come una confederazione di varie anime, perché noi abbiamo varie anime dentro di noi, nevvero, una confederazione che si pone sotto il controllo di un io egemone. Il dottor Cardoso fece una piccola pausa e poi continuò: quella che viene chiamata la norma, o il nostro essere, o la normalità, è solo un risultato, non una premessa, e dipende dal controllo di un io egemone che si è imposto nella confederazione delle nostre anime; nel caso che sorga un altro io, più forte e più potente, codesto io spodesta l’io egemone e ne prende il posto, passando a dirigere la coorte delle anime, meglio la confederazione, e la preminenza si mantiene fino a quando non viene spodestato a sua volta da un altro io egemone, per un attacco diretto o per una paziente erosione.”
Il corpo è come un giardino, e la mente è il suo giardiniere. Sta a noi decidere se in esso piantarvi orchidee o lattuga.
Sull’orlo di un precipizio il primo passo coincide con l’ultimo e va avanti solo chi ha il coraggio di volare.
L’uomo vile non ha specchi nel cuore.
La vittoria dell’illuminato, è nel prato di domani in cui lui stesso non arriverà a metter mani.