Cleonice Parisi – Vita
Un cuore d’oro in ogni cuore di carne, cerca le tue ricchezze in terra e solo quando la sua fuggevole realtà ti avrà mostrato il suo inganno, cerca in te il tuo tesoro.
Un cuore d’oro in ogni cuore di carne, cerca le tue ricchezze in terra e solo quando la sua fuggevole realtà ti avrà mostrato il suo inganno, cerca in te il tuo tesoro.
Essere dimenticati è come non aver mai vissuto. A questo servono i figli.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
La vita all’inizio ti ronza intorno, poi ti rotola addosso e spesso sul finale ti travolge. Nella consapevolezza di questo godete più che potete, prima di essere travolti.
Sì, è vero, una prima volta c’è sempre, ma di solito non è un granché. Sono molto più importanti le ultime volte. In realtà la vita è solo un’incredibile collezione di ultime volte. Ma non c’è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l’ultima volta, anzi, di solito non te ne accorgi nemmeno.
L’Uomo che conta sino a quaranta,quando la rabbia la mente gli ammanta,sa bene quanto la pazienza è santa.
Crediamo sempre che gli altri siano più felici di noi forse perché è quello che in apparenza ci fanno credere.
Essere dimenticati è come non aver mai vissuto. A questo servono i figli.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
La vita all’inizio ti ronza intorno, poi ti rotola addosso e spesso sul finale ti travolge. Nella consapevolezza di questo godete più che potete, prima di essere travolti.
Sì, è vero, una prima volta c’è sempre, ma di solito non è un granché. Sono molto più importanti le ultime volte. In realtà la vita è solo un’incredibile collezione di ultime volte. Ma non c’è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l’ultima volta, anzi, di solito non te ne accorgi nemmeno.
L’Uomo che conta sino a quaranta,quando la rabbia la mente gli ammanta,sa bene quanto la pazienza è santa.
Crediamo sempre che gli altri siano più felici di noi forse perché è quello che in apparenza ci fanno credere.
Essere dimenticati è come non aver mai vissuto. A questo servono i figli.
Oriol Valls, che si occupa dei neonati in un ospedale di Barcellona, dice che il primo gesto umano è l’abbraccio. Dopo essere venuti al mondo, al principio dei loro giorni, i bebè agitano le mani, come per cercare qualcuno.Altri medici, che si occupano di quelli che hanno già vissuto, dicono che i vecchi, alla fine dei loro giorni, muoiono cercando di alzare le braccia.Ed è così, per quanto si voglia rigirare, e per quanto se ne parli.A questa cosa, così semplice, si riduce tutto: tra due batter d’ali, senza altre spiegazioni, trascorre il viaggio.
La vita all’inizio ti ronza intorno, poi ti rotola addosso e spesso sul finale ti travolge. Nella consapevolezza di questo godete più che potete, prima di essere travolti.
Sì, è vero, una prima volta c’è sempre, ma di solito non è un granché. Sono molto più importanti le ultime volte. In realtà la vita è solo un’incredibile collezione di ultime volte. Ma non c’è mai nessuno ad avvertirti che quella che stai vivendo è l’ultima volta, anzi, di solito non te ne accorgi nemmeno.
L’Uomo che conta sino a quaranta,quando la rabbia la mente gli ammanta,sa bene quanto la pazienza è santa.
Crediamo sempre che gli altri siano più felici di noi forse perché è quello che in apparenza ci fanno credere.