Concetta Antonelli – Politica
Considero civile quella nazione che considera e cura per primi i suoi elementi più deboli, come bambini, anziani, malati…
Considero civile quella nazione che considera e cura per primi i suoi elementi più deboli, come bambini, anziani, malati…
Malattia di disservizio. A molti politici andrebbe riconosciuta come malattia di servizio la presbiopia, che li porta a vedere soltanto lontano, cioè dove sono i loro interessi e le loro ideologie, e non vicino, accanto alla gente.
La politica? Ha stravolto la nostra lingua che è diventata una torre di Babele dell’era moderna, infatti ormai la lingua italiana è diventata incomprensibile agli stessi italiani.
Raccontare ai giornalisti stranieri la politica culturale italiana non è cosa semplice. Bisogna prima di tutto cercare di non ridere.
In certe circostanze la Politica Italiana non può che chinare il capo, e fare un mea culpa, mi sa che è giunto proprio il momento.
Il fatto che la classe politica sia allo sbando è normale. Non è normale che lo sia senza essere inseguita da nessuno.
Chi non si interessa di capire come si evolve la politica in una democrazia e non da la sua preferenza, sono i primi responsabili squallidi e ignoranti di possibili dittature, perché facilmente manipolabili e resistenti al cambiamento.