Costantino Rozzi – Sport
Io mi sento giocatore, perché lotto pure io con gli arbitri, tra me e Mazzone sembra una guerra. Ma ci sentiamo pure noi incitati da queste canzoni, da questo gridare, da questo sventolare di bandiere.
Io mi sento giocatore, perché lotto pure io con gli arbitri, tra me e Mazzone sembra una guerra. Ma ci sentiamo pure noi incitati da queste canzoni, da questo gridare, da questo sventolare di bandiere.
Colpire tutto ciò che si muove a pelo d’erba. Se è il pallone, meglio.
Rigore è quando arbitro fischia.
È incredibile poter lodare il portiere del Brasile per la prima volta nella storia.
Unica sfera, mezzaluna di fuoco energia pura.
Un giorno racconterò di te ai miei figli, con le stesse lacrime che avevi oggi agli occhi, quando dinanzi a 4000 tifosi hai segnato il tuo ultimo goal in quello stadio con la maglia della juventus, quando sei uscito e il mondo per 15 minuti si è fermato per inginocchiarsi dinanzi a te. Grazie Alex per tutte le emozioni che mi hai dato, per le vittorie, per i pianti, per le tue sofferenze che diventavano anche mie, grazie di tutto, sei la storia, sei il calcio.
Se vinci c’è una specie di timore nei tuoi confronti. Quando perdi, invece, quelli che sono stati zitti si sentono più forti.