Cristina Carboni – Comportamento
L’incoscienza talvolta ci rende la libertà, per un minuto o due.
L’incoscienza talvolta ci rende la libertà, per un minuto o due.
Esiste un immenso piacere, un piacere unico, l’essere se stessi.
La fedeltà ha smesso di essere un valore ed è diventato un vezzo. Si è fedeli per dimostrare di essere persone dal forte autocontrollo, non per evitare di ferire l’altro.
La voglia e la capacità di saper distinguere tra il bene e il male, differenzia…
L’inganno è figlio d’affanno!
Teologi e confessori insegnano il distinguo fra peccato ed errore: nel primo caso c’è dolo, ossia una coscienza deliberata e un’intenzionalità consapevole di “cadere in tentazione” compiendo un male ch’eppure la propria etica sa riconoscere, mentre nel secondo caso non c’è dolo bensì l’incappare in sbagli dovuti alla perlustrazione di territori morali nuovi, tanto vergini quanto ancora non sminati; è l’inevitabile rischio dell’avanguardia, della ricerca, della sperimentazione inedite. Ma nell’esistenzialismo si dà anche una terza alternativa: è indimostrabile che la realtà sia come la Settimana Enigmistica, che pubblica solo problemi già risolti in partenza. La vita vera potrebbe non ammettere alcuna risposta significativa e decisiva, il che ci condanna al fallimento a prescindere dal dolo o meno, dalla cattiva o buona volontà.
Delle volte perdere qualcosa o qualcuno è la giusta lezione per chi non tratta le cose e le persone per come si dovrebbe.