Cristina Carboni – Frasi su animali
Vorrei essere un gatto: immagazzinare come lui una grossa quantità di energia dormendo tutto il giorno, per poi aver la forza dopo cena di tornare a dormire.
Vorrei essere un gatto: immagazzinare come lui una grossa quantità di energia dormendo tutto il giorno, per poi aver la forza dopo cena di tornare a dormire.
Mai pensare di voler possedere, un animale e ne tanto meno una persona.
Nonostante non mi piaccia tenere gli animali, tra loro e l’uomo non c’è “partita”.
Anche gli animali… Perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni… Sono sacri. Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma organica che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova.
Mi guardava con i suoi inconfondibili occhi felini e sembrava davvero volesse parlarmi, sembrava mi chiedesse perché le era capitato tutto ciò e quando avrebbe avuto termine. Compresi forse solo in quel periodo quanto fossi arrivato ad affezionarmi a lei. Finii anche per chiedermi che differenza ci fosse tra la mia Ten, vezzeggiata e coccolata, ed un animale qualsiasi che magari avevo appena mangiato o stavo per mangiare. Bovini, ovini, cavalli, pesci, conigli, non mi avrebbero guardato con musi altrettanto tristi ed imploranti ad un passo dalla morte? Da allora mai più ho mangiato qualcosa che avesse occhi.
Permettetemi di dire con franchezza una cosa: siamo circondati da un’impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un’impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli.
Mi ama senza “inganno”. Mi rispetta senza “pretese”. Mi ascolta senza “giudicare”. Il mio cane.
Mai pensare di voler possedere, un animale e ne tanto meno una persona.
Nonostante non mi piaccia tenere gli animali, tra loro e l’uomo non c’è “partita”.
Anche gli animali… Perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni… Sono sacri. Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma organica che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova.
Mi guardava con i suoi inconfondibili occhi felini e sembrava davvero volesse parlarmi, sembrava mi chiedesse perché le era capitato tutto ciò e quando avrebbe avuto termine. Compresi forse solo in quel periodo quanto fossi arrivato ad affezionarmi a lei. Finii anche per chiedermi che differenza ci fosse tra la mia Ten, vezzeggiata e coccolata, ed un animale qualsiasi che magari avevo appena mangiato o stavo per mangiare. Bovini, ovini, cavalli, pesci, conigli, non mi avrebbero guardato con musi altrettanto tristi ed imploranti ad un passo dalla morte? Da allora mai più ho mangiato qualcosa che avesse occhi.
Permettetemi di dire con franchezza una cosa: siamo circondati da un’impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un’impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli.
Mi ama senza “inganno”. Mi rispetta senza “pretese”. Mi ascolta senza “giudicare”. Il mio cane.
Mai pensare di voler possedere, un animale e ne tanto meno una persona.
Nonostante non mi piaccia tenere gli animali, tra loro e l’uomo non c’è “partita”.
Anche gli animali… Perfino le anguille, i topi, i serpenti, i ragni… Sono sacri. Come dici tu, anche gli animali sono protetti dalla legge. Tutto ciò che vive è protetto. Qualsiasi forma organica che si contorce, si attorciglia, si rintana, vola o brulica o depone uova.
Mi guardava con i suoi inconfondibili occhi felini e sembrava davvero volesse parlarmi, sembrava mi chiedesse perché le era capitato tutto ciò e quando avrebbe avuto termine. Compresi forse solo in quel periodo quanto fossi arrivato ad affezionarmi a lei. Finii anche per chiedermi che differenza ci fosse tra la mia Ten, vezzeggiata e coccolata, ed un animale qualsiasi che magari avevo appena mangiato o stavo per mangiare. Bovini, ovini, cavalli, pesci, conigli, non mi avrebbero guardato con musi altrettanto tristi ed imploranti ad un passo dalla morte? Da allora mai più ho mangiato qualcosa che avesse occhi.
Permettetemi di dire con franchezza una cosa: siamo circondati da un’impresa di degradazione, crudeltà e sterminio che può rivaleggiare con ciò di cui è stato capace il Terzo Reich, anzi, può farlo apparire poca cosa al confronto, poiché la nostra è un’impresa senza fine, capace di autorigenerazione, pronta a mettere incessantemente al mondo conigli, topi, polli e bestiame con il solo obiettivo di ammazzarli.
Mi ama senza “inganno”. Mi rispetta senza “pretese”. Mi ascolta senza “giudicare”. Il mio cane.